Festa della Divina Misericordia - Parrocchia Santi Filippo e Giacomo di Parona

Parrocchia Santi Filippo e Giacomo Parona - VR -
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Festa della Divina Misericordia

Novant’anni fa il Signore Gesù si manifestò a Santa Faustina Kowalska, affidandole uno speciale messaggio della Divina Misericordia. Mediante San Giovanni Paolo II, quel messaggio è giunto al mondo intero, e non è altro che il Vangelo di Gesù Cristo, morto e risorto, che ci dona la misericordia del Padre. Apriamogli il cuore, dicendo con fede: “Gesù, confido in Te”.
Papa Francesco
Il messaggio della Divina Misericordia


Il 22 febbraio 1931 Gesù apparve in Polonia nel Convento di Plok a Suor Faustina Kowalska affidandole il messaggio della Devozione alla Divina Misericordia.
Essa stessa così descrive questa apparizione: "La sera mi trovavo nella mia cella. Vidi il Signore vestito in candida veste. Aveva una mano alzata in atto di benedire; con l'altra toccava la tunica bianca sul petto. Dal petto, per l'apertura della tunica, uscivano due grandi raggi: uno rosso e l'altro bianco. Dopo un istante, Gesù mi disse: "Dipingi un quadro secondo il modello che vedi, e scrivici sotto: Gesù, io confido in Te! Desidero che questa immagine sia venerata nella Vostra Cappella e poi in tutto il mondo". I raggi sull'immagine rappresentano il Sangue e l'Acqua che sgorgarono dall'intimo della mia Misericordia sulla Croce, quando il mio Cuore fu aperto dalla Lancia. Il raggio bianco rappresenta l'Acqua che giustifica le Anime; quello rosso, il Sangue che è la vita delle Anime".
In un'altra apparizione Gesù le chiese l'istituzione della Festa della Divina Misericordia, esprimendosi così: "Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della mia Misericordia. Figlia mia, parla a tutto il mondo della mia incommensurabile Misericordia! L'Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e di castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa".
Promesse di Gesù Misericordioso
"L’Anima che venererà questa immagine non perirà. Le prometto, ancora sulla terra, la vittoria sui nemici, ma specialmente nel punto di morte, lo, il Signore, la proteggerò come mia gloria. I raggi del mio Cuore significano Sangue ed Acqua, e riparano le Anime dall'ira del Padre mio. Beato chi vive alla loro ombra, poiché non lo raggiungerà la mano della Giustizia Divina. Proteggerò, come una madre protegge il suo bambino, le anime che diffonderanno il culto alla mia Misericordia, per tutta la loro vita; nell'ora della loro morte, non sarò per loro Giudice ma Salvatore".

"Quanto più grande è la miseria degli uomini, tanto maggior diritto hanno alla mia Misericordia, perché desidero salvarli tutti. Scrivi che prima di venire come Giudice, spalancherò tutta la grande porta della mia Misericordia. Chi non vuol passare da questa porta, dovrà passare per quella della mia Giustizia. La sorgente della mia Misericordia è stata aperta dal colpo di lancia sulla Croce, per tutte le anime. Non ne ho esclusa nessuna. L'umanità non troverà né tranquillità né pace finché non si rivolgerà con piena fiducia alla mia Misericorida. Di all'umanità sofferente che si rifugi nel mio Cuore Misericordioso, ed lo la ricolmerò di pace".

"lo do' all'umanità un vaso col quale potrà andare ad attingere le grazie alla sorgente della Misericordia: questo vaso è l'immagine con questa iscrizione: "Gesù, io confido in Te". Questa immagine deve continuamente ricordare alla povera umanità l'infinita Misericordia di Dio".
"O Sangue ed Acqua che scaturisci dal Cuore di Gesù, come sorgente di Misericordia per noi, Confido in Te".
Corona alla Divina Misericordia
Ispirata da Gesù a Santa Faustina Kowalska  -  Si recita con la corona del Rosario.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Padre Nostro,  Ave Maria,  Credo.

Sui grani del Padre Nostro si dice:
Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.

Sui grani dell'Ave Maria si dice:
Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.

Alla fine si dice tre volte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.

si termina con l’invocazione
O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in Te

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

La Festa della Divina Misericordia e il dono dell'indulgenza plenaria
La Domenica dopo Pasqua è la Festa della Divina Misericordia.
Una festa voluta da Gesù, ottenuta per il tramite di Santa Suor Faustina e stabilita da Papa Giovanni Paolo II.
Gesù ci ha detto: "In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene". (Diario di Suor Faustina)

La festa della Divina Misericordia è la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia. Gesù parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Plock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: "Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia" (Q. I, p. 27). Negli anni successivi - secondo gli studi di don I. Rozycki - Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.

La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: "Ora vedo che l'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericordia richiesta dal Signore" (Q. I, p. 46). Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo.
Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l'istituzione della festa: "Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (...). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre" (Diario di Suor Faustina).

Come ottenere il perdono totale delle nostre colpe?
Si concede l'Indulgenza plenaria alle consuete condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo l'intenzione del Sommo Pontefice) al fedele che nella Domenica seconda di Pasqua, ovvero della "Divina Misericordia", in qualunque chiesa o oratorio, con l'animo totalmente distaccato dall'affetto verso qualunque peccato, anche veniale, partecipi a pratiche di pietà svolte in onore della Divina Misericordia, o almeno reciti, alla presenza del SS.mo Sacramento dell'Eucaristia, pubblicamente esposto o custodito nel tabernacolo, il Padre Nostro e il Credo, con l'aggiunta di una pia invocazione al Signore Gesù Misericordioso (p.e. «Gesù Misericordioso, confido in Te»).

La confessione deve verificarsi in uno qualsiasi degli 8 giorni prima della festa o degli 8 giorni successivi.
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