Santa Maria Maddalena - Parrocchia Santi Filippo e Giacomo di Parona

Parrocchia Santi Filippo e Giacomo Parona - VR -
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Santa Maria Maddalena

Santa Maria  Maddalena

Prima Lettura:
  Ct 3,1-4a  Lectio

Salmo Responsoriale:  Salmo 62

Canto al Vangelo: Dalla Sequenza pasquale

Vangelo
: Gv 20,1.11-18     Lectio
Santa Maria Maddalena è una donna descritta come la cugina di Maria nel Nuovo Testamento e nei Vangeli apocrifi. La sua festa cade il 22 luglio, giorno in cui viene celebrata dalla Chiesa cattolica che la venera come santa, ricordandola come una delle più devote ed importanti discepole di Gesù. Il nome Maria Maddalena lascia spazio a due interpretazioni: la prima seguendo la quale ci si riferisce a lei dicendo Maria “detta” (nel senso di chiamata) Maddalena; la seconda in cui Maddalena indica la provenienza dalla piccola cittadina di Magadala, sulle sponde del lago Tiberiade.

Dopo essere stata una tra le poche ad assistere alla crocifissione del Redentore, ed in seguito a seguirlo finché non fu deposto nella tomba, Maria Maddalena fu anche la prima testimone della Sua resurrezione (stando ad alcuni vangeli), poiché si stava recando “al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro… Maria Maddalena andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto”. (Giovanni 20,1;20,18) Proprio grazie a questo evento, ed alla buona novella riportata, secondo il Vangelo di Giovanni, Maria Maddalena divenne la prima annunciatrice della resurrezione, guadagnando in seguito il titolo di “apostola degli apostoli” e di “evangelista”.
Ancora più famosa la tradizione che la vuole essere la peccatrice che unge i piedi di Gesù a casa di Simone il Fariseo, come troviamo negli scritti di Luca: “Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato; e, stando ai piedi di lui, di dietro, piangendo, cominciò a rigargli di lacrime i piedi; e li asciugava con i suoi capelli; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l’olio”.

Non può quindi sorprendere che Maria Maddalena sia la patrona di prostitute pentite e penitenti, ma lo è anche di profumieri, giardinieri, parrucchieri, cartai e guantai. Il suo culto è antico e vivo già dalla fine del IV secolo, ed oggi il santuario principale a lei dedicato è la basilica di Sait.Maximinla-Sainte-Baume, che si trova in Francia. La sua memoria è celebrata il 22 luglio, secondo il calendario romano generale, ed è stata elevata al grado di festa il 3 giugno 2016 da Papa Francesco, che ha voluto in questo modo sottolineare il di lei ruolo di evangelizzatrice degli apostoli, affermando l’importanza della donna nella Chiesa e nella misericordia di Dio.
Ardeva del desiderio di Cristo
Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa
(Om 25, 1-2. 4-5; PL 76, 1189-1193)


Maria Maddalena, venuta al sepolcro, e non trovandovi il corpo del Signore, pensò che fosse stato portato via e riferì la cosa ai discepoli. Essi vennero a vedere, e si persuasero che le cose stavano proprio come la donna aveva detto. Di loro si afferma subito: «I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa»; poi si soggiunse: «Maria invece stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva» (Gv 20, 10-11).

In questo fatto dobbiamo considerare quanta forza d'amore aveva invaso l'anima di questa donna, che non si staccava dal sepolcro del Signore, anche dopo che i discepoli se ne erano allontanati. Cercava colui che non aveva trovato, piangeva in questa ricerca e, accesa di vivo amore per lui, ardeva di desiderio, pensando che fosse stato trasfigurato.

Accadde perciò che poté vederlo essa sola che era rimasta per cercarlo; perché la forza dell'opera buona sta nella perseveranza, come afferma la voce stessa della Verità: «Chi persevererà sino alla fine, sarà salvato» (Mt 10, 22).

Cercò dunque una prima volta, ma non trovò, perseverò nel cercare, e le fu dato di trovare. Avvenne così che i desideri col protrarsi crescessero, e crescendo raggiungessero l'oggetto delle ricerche. I santi desideri crescono col protrarsi. Se invece nell'attesa si affievoliscono, è segno che non erano veri desideri.

Ha provato questo ardente amore chiunque è riuscito a giungere alla verità. Così Davide che dice: «L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente, quando verrò e vedrò il volto di Dio?» (Sal 41, 3). E la Chiesa dice ancora nel Cantico de Cantici: Io sono ferita d'amore (cfr. Ct 4, 9). E di nuovo dice: L'anima mia è venuta meno (cfr. Ct 5, 6).
«Donna perché piangi? Chi cerchi?» (Gv 20, 15). Le viene chiesta la causa del dolore, perché il desiderio cresca, e chiamando per nome colui che cerca, s'infiammi di più nell'amore di lui.

«Gesù le disse: Maria!» (Gv 20, 16). Dopo che l`ha chiamata con l'appellativo generico del sesso senza essere riconosciuto, la chiama per nome come se volesse dire: Riconosci colui dal quale sei riconosciuta. Io ti conosco non come si conosce una persona qualunque, ma in modo del tutto speciale.
Maria dunque, chiamata per nome, riconosce il Creatore e subito grida: «Rabbunì», cioè «Maestro»: era lui che ella cercava all'esterno, ed era ancora lui che la guidava interiormente nella ricerca.
Fonte  - Maràn athà  Vieni, Signore Gesù! -
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